Polinesia francese (French Polynesia)
È composta da un gruppo di cinque arcipelaghi, per un totale di 118 isole, di cui 67 abitate - Isole della Società (Isole del Vento e Isole Sottovento), Isole Australi, Isole Marchesi, Isole Gambier e Isole Tuamotu. La collettività include inoltre i vasti spazi marittimi adiacenti. La Polinesia Francese è un territorio non autonomo, definizione che fa riferimento all'articolo 73 dello Statuto delle Nazioni Unite.
I primi abitanti di queste isole, appartenenti a popolazioni austronesiane, provenivano con tutta probabilità dall'Asia sudorientale, e raggiunsero le isole della Polinesia verso l'anno 300 d.C., data che si sposta al I secolo d.C. per le Isole Marchesi. L'incontro con i navigatori europei avviene alla fine del XVIII secolo, e causerà delle epidemie che decimeranno le popolazioni autoctone. Le campagne di evangelizzazione e l'introduzione dell'alcool completano in seguito la distruzione della cultura indigena. La Francia impone progressivamente il suo protettorato, a partire dal 1843, ostacolando in tal modo l'influenza britannica.
Bisognerà attendere il 1946 perché gli abitanti possano accedere al diritto di voto, e il 1957 per beneficiare di un primo governo locale, mentre le lingue polinesiane non verranno insegnate nelle scuole se non nel 1977. La Polinesia Francese è oggi divenuta una collettività d'oltremare, beneficiante di una larga autonomia rispetto al territorio francese metropolitano; pertanto utilizza una propria moneta (il franco CFP), dispone di un proprio prefisso telefonico internazionale (il +689) e ha come TLD .pf, .fr e .eu.
La principale risorsa economica della regione è il turismo, basato su un patrimonio naturale e culturale eccezionale.